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Ciliegiolo longevo di Cantina Giovannini: una rivoluzione nel mondo del vino

Il vino Ciliegiolo non è adatto all’invecchiamento? Non è quello che pensa Cantina Giovannini che con il suo Ciliegiolo di Narni detiene il primato nazionale nella creazione del Ciliegiolo longevo.

Rinomato per essere uno dei cosiddetti vini di pronta beva, o “beverini”, al Ciliegiolo è stato spesso erroneamente dato un ruolo di secondo piano rispetto a vini più altisonanti, ma l’azienda di Narni ha infranto il pregiudizio puntando su una produzione verticalizzata da uve 100% ciliegiolo in purezza da cui sono nati 4 vini, ognuno con una propria identità caratteristica, un passito e un distillato.

Cantina Giovannini ha da sempre un approccio innovativo per quanto riguarda la produzione vitivinicola ed esso, oltre a manifestarsi nell’utilizzo di tecnologie all’avanguardia che ben si intersecano con la tradizione familiare e il pieno rispetto del territorio, si è concretizzato con il progetto Ciliegiolo 2.0 e la nascita del primo vino Ciliegiolo longevo d’Italia. 

Innovare la tradizione: il Ciliegiolo 2.0

Il progetto Ciliegiolo 2.0 di cui Cantina Giovannini è stata protagonista in collaborazione con l’Università degli Studi della Tuscia – Dipartimento per la Innovazione nei sistemi Biologici, Agroalimentari e Forestali (DIBAF), ha avuto come scopo primario il miglioramento delle qualità aromatiche e la personalità di questo antico vitigno autoctono. L’obiettivo è stato perseguito attraverso trattamenti specifici sia in vigneto che in post-raccolta, che hanno mirato a superare la tradizionale caratterizzazione del vino Ciliegiolo come un vino di pronta beva, trasformandolo invece in un vino longevo.

Le tecniche impiegate in vigneto includono la sfogliatura e la concimazione fogliare, entrambe finalizzate a verificare e migliorare l’impatto sulle qualità aromatiche del vino. In cantina, invece, si è sperimentato l’uso di un brevetto internazionale per la sanificazione delle uve, che ha permesso l’eliminazione dell’anidride solforosa, ovvero un composto che influisce negativamente sugli aromi del vino. Infine è stata introdotta la pratica della macerazione delle uve in cella frigorifera, per facilitare l’estrazione di composti fenolici ed aromatici​.

La ricerca e la sperimentazione sul vitigno ciliegiolo da parte di Cantina Giovannini si configura quindi come un’audace fusione tra innovazione e rispetto per la tradizione vinicola, che ha ampliato l’orizzonte di utilizzo di questo vitigno storico proponendo un esempio eccellente di come la moderna viticoltura possa evolvere mantenendo un forte legame con le sue radici.

Vino Ciliegiolo e Ciliegiolo longevo, quali sono le differenze?

Il risultato è la nascita del primo vino Ciliegiolo longevo d’Italia, un prodotto unico e innovativo le cui caratteristiche organolettiche si differenziano distintamente dal Ciliegiolo di Narni tradizionale. Se quest’ultimo, infatti, è noto per la sua freschezza e gli aromi di frutti rossi e floreali, che lo rendono un vino piacevole e di facile beva, il Ciliegiolo longevo ha sviluppato un profilo aromatico più complesso e strutturato. Questo nuovo profilo si caratterizza per note più intense di frutta matura, tabacco e liquirizia, unitamente a tannini raffinati e setosi che concludono con una dolce nota di frutta matura. Tutte queste caratteristiche rendono il Ciliegiolo Longevo un vino più articolato e adatto a invecchiare, offrendo un’esperienza gustativa più ricca e profonda rispetto al suo predecessore tradizionale.

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